martedì 16 dicembre 2014

Arriva il Tax Day: in entrata oltre 40 miliardi di Euro nelle casse dello stato

In questi giorni, precisamente il 16 Dicembre 2014 gli italiani sono stati chiamati a versare nelle casse del Fisco una cifra che, secondo le stime, dovrebbe aggirarsi intorno ai 44 miliardi di Euro. Infatti nel cosiddetto Tax Day dovranno essere corrisposte le tasse relative a Iva, Irpef, Imu, Tasi e Tari. L’importo più cospicuo è quello derivante dal pagamento dell’Iva da parte di artigiani, liberi professionisti e piccoli imprenditori, che dovrebbe far entrare nelle casse circa 16 miliardi di Euro. Le ritenute Irpef dei lavoratori dipendenti porteranno 12 miliardi e altrettanti saranno corrisposti grazie al pagamento dell’ultima rata dell’Imu. Per la prima volta quest’anno gli italiani dovranno pagare anche la Tasi – la tariffa sui servizi indivisibili come ad esempio l’illuminazione pubblica, la cui cifra si aggirerà intorno ai 2,3 miliardi, mentre per la Tari – la tassa sull’asporto dei rifiuti, sono previsti 1,9 miliardi. È utile ricordare che la Tasi è un’imposta che devono corrispondere sia il proprietario sia il detentore dell’immobile, in base alle aliquote stabilite dal proprio comune di riferimento. La quota dovuta dall’inquilino, a seconda dei casi, si aggira tra il 10% e il 30% e, se il comune non ha stabilito aliquote e quote, è stabilita automaticamente in un valore del 10% con aliquota all’1 per mille.

In caso di mancato pagamento entro il termine del 16 Dicembre 2014di Tasi ed Imu, esistono diverse soluzioni per provvedere al pagamento. È possibile attuare il cosiddetto ravvedimento operoso, un’autodenuncia che permette di pagare incorrendo solamente in una piccola mora per il ritardo. Se il pagamento avviene entro i 14 giorni dalla scadenza è possibile pagare con una maggiorazione pari all’1% sul valore annuale, a cui si aggiunge uno 0.2% per ogni giorno di ritardo. Se il pagamento avviene tra il quindicesimo e il trentesimo la maggiorazione applicata è pari al 3%, a cui si devono aggiungere i relativi interessi legali. Infine se il pagamento viene effettuato una passato il trentesimo giorno ma entro la data del 16 Dicembre 2015 la mora sale al 3,75% e, una volta scaduto anche questo ultimo termine, la maggiorazione viene fissata al 30%. Nel caso in cui i comuni abbiano effettuato una definizione ritardata delle aliquote le scadenze sono prorogate e i comuni sono tenuti a definire una sorte di periodo cuscinetto entro il quale è possibile pagare senza incorrere in nessun obbligo di mora.

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